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Zavalloni Gianfranco
La pedagogia della lumaca
«È un invito alla lentezza. Andiamo troppo in fretta. Bisogna avere la possibilità di fermarsi, guardare le cose belle, meditare, pensare a noi, guardare i tramonti. Ma chiedete a qualcuno che cammina per strada: "Quando ti sei fermato per un tramonto l'ultima volta?". È una domanda molto importante!». Queste parole che vergò Tonino Guerra nel terminare la lettura di questo libro danno al libro-culto di Zavalloni il suo vero orizzonte. La sue riflessioni, concrete e ricche di buon senso, nascono dall'esperienza scolastica e sono rivolte ai docenti. In realtà travalicano le aule e i plessi per imporsi come un insegnamento di vita adatto agli uomini e alle donne del nostro tempo. Per porgere, come suggerisce Fiorella Farinelli nella prefazione, «un punto di vista e un'aspirazione essenziali per lavorare a quel cambiamento antropologico di cui l'umanità ha un evidente e urgente bisogno». In appendice, il suo Manifesto dei diritti naturali di bimbi e bimbe Disegni in bianco e nero dell'autore PIÙ DI 3000 COPIE VENDUTE OGNI ANNO PUBBLICATO ANCHE IN BRASILE E SPAGNA Gianfranco Zavalloni  
Cracolici Fabrizio, Tussi Laura
I partigiani della pace
Nell’Appello di Stoccolma del 1950 i Partigiani della pace proclamano: «Noi esigiamo l’assoluto divieto dell’arma atomica. Noi consideriamo che il governo il quale utilizzasse contro qualsiasi paese l’arma atomica, commetterebbe un crimine contro l’umanità e dovrà essere considerato come criminale di guerra». Oggi come allora, sono innumerevoli gli attivisti che si impegnano per creare ambiti e percorsi di pace, ossia comunità sociali in costante dialogo con persone di ogni credo politico e religioso. Oltre alle interviste esclusive a Moni Ovadia, Alex Zanotelli, Vittorio Agnoletto, che ci danno il quadro politico e culturale nel quale l’accelerazione ed estensione della guerra - di cui in questo 2024 stiamo vedendo le estreme conseguenze - hanno potuto svilupparsi, in questo libro troviamo idee e proposte per contrastare le logiche del conflitto e le sue conseguenze politiche, economiche e morali. Perché la pace è una dimensione non solo interiore, ma terrena che comporta sia l’assenza di guerra, sia soprattutto l’accordo e l’amore tra persone, genti, popoli e minoranze. Le nostre società non restano indenni all’esaltazione armata della supremazia dei valori occidentali sul resto del mondo: alla fine crescono l’intolleranza e un sempre più brutale autoritarismo verso chi dissente o protesta. Ecco allora che le due parole, partigiani e pace, definiscono anche i due terreni di lotta che abbiamo di fronte. Giorgio Cremaschi Laura Tussi, docente, giornalista e scrittrice, si occupa di pedagogia nonviolenta e interculturale e ha conseguito cinque lauree specialistiche in formazione degli adulti e consulenza pedagogica. Fabrizio Cracolici si occupa di ricerca storica contemporanea ed è nipote di Ignazio Cracolici, capostazione ferroviario, inviato al confino in Istria durante il ventennio, per aver ripudiato il fascismo. Paolo Ferrero ha scritto la prefazione; Giorgio Cremaschi l'introduzione.    
Fazzini Gerolamo, Fazzini Lorenzo; Tagle Luis Antonio Gokim
Ho imparato dagli ultimi
Da giovane venne ammesso «con riserva» in seminario: il suo sogno era diventare medico. Oggi è uno dei cardinali più noti al mondo. Mentre studiava teologia negli Stati Uniti si manteneva battendo a macchina le tesi dei suoi compagni. Ora è considerato uno dei porporati più stimati da papa Francesco. Il suo curriculum vitae parla di vari incarichi di prestigio in Vaticano, ma per lui tutto questo è solo servizio: «Mi stupisco ogni volta che mi chiamano “Eminenza”. Per me io resto sempre padre Chito, un semplice prete per i poveri». Conoscere Luis Antonio Tagle genera continue sorprese. I suoi incontri e pronunciamenti testimoniano una vicinanza radicalmente evangelica agli emarginati, ai più disprezzati, agli esclusi. Che per questo cardinale d’Asia sono stati e sono tuttora maestri di vita. Dall’infanzia a Manila all’impegno come prete di periferia e teologo stimato da Joseph Ratzinger. Dalle prese di posizione di vescovo vicino a chi soffre al confronto con le grandi questioni del nostro tempo (la globalizzazione, l’ecologia, il dialogo con le altre fedi…): in queste pagine Tagle offre la sua lucida visione del mondo e del cristianesimo. E delinea uno stile di presenza cristiana per il nostro tempo: «La Chiesa non può essere sempre nostalgica dei “bei giorni passati”. Deve trovare i modi per proclamare che il Vangelo è adatto per questo mondo, non per quello di un’altra epoca». «Il cardinal Tagle ha mente di teologo, anima di musicista e cuore di pastore» Boston Globe Prix Special al Prix Spiritualités d'aujourd'hui 2019, Francia PUBBLICATO ANCHE IN INGLESE, TEDESCO, FRANCESE, SPAGNOLO E POLACCO Gerolamo Fazzini, Lorenzo Fazzini, Luis Antonio Gokim Tagle
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Un'altra educazione
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