«Gli schiavisiano sottomessi in tutto ai loro padroni»; «chi si oppone all'autorità, si oppone a Dio»; «come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano»…
Queste frasi di Paolo sono state usate molto spesso nella predicazione cristiana e hanno creato l'immagine di un apostolo concentrato sulle questioni teologiche, indifferente ai problemi sociopolitici del suo tempo. I testi paolini sono stati spesso utilizzati per legittimare gli abusi e le violenze dei poteri costituiti, la discriminazione di genere, le ingiustizie e le oppressioni sociali. Lo studio di Neil Elliott propone una nuova lettura di Paolo e della sua teologia. È un'interpretazione seria, biblicamente e storicamente documentata, con un buon apparato di riferimenti letterari ad autori dell'epoca, sia del mondo semitico che di quello greco-romano. Avvalendosi della ricerca biblica precedente, nulla toglie alla grande architettura teologica dell'apostolo, inserendola in modo liberante nella storia. La novità che Paolo coglie nel vangelo non riguarda soltanto il mondo interiore del singolo, ma anche le strutture e le istituzioni storiche, diventando fonte di liberazione per ogni realtà umana. Scopriamo così il sogno di Paolo, nel quale risplende la parola di giustizia e di pace di Gesù di Nazaret.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.