All’interno del Movimento No Tav si è costituito un gruppo di cattolici che, unendo preghiera, riflessione e azione, ha deciso di dare concre-tezza a un’idea forte di ecologia integrale attraverso il confronto tra l’enciclica Laudato si’ e gli impatti sull’ambiente legati alla linea ferro-viaria Torino-Lione. Citando i documenti ufficiali e le parole dei politici, riferendo i dati riportati negli anni dai giornali, e attraverso un confronto continuo con il Magistero della Chiesa, ecologia, salute, economia e po-litica vengono ricondotte al centro del dibattito in una forma inedita e illuminante.
«LO STATO DI DEGRADO DELLA NOSTRA CASA COMUNE MERITA LA STESSA ATTENZIONE DI ALTRE SFIDE GLOBALI QUALI LE GRAVI CRISI SANITARIE E I CONFLITTI BELLICI. VIVERE LA VOCAZIONE DI ESSERE CUSTODI DELL’OPERA DI DIO È PARTE ESSENZIALE DI UN’ESISTENZA VIRTUOSA, NON COSTITUISCE QUALCOSA DI OPZIONALE E NEMMENO UN ASPETTO SECONDARIO DELL’ESPERIENZA CRISTIANA» – PAPA FRANCESCO.
«Il Movimento No Tav è un vero movimento popolare che, con una forza e una costanza straordinarie, si batte da anni per salvare la propria terra, la Val di Susa, dalla bramosia del capitale. Questo movimento è da anni che scende in piazza, nonostante arresti, processi, e continua a manifestare con la tenacia tipica di chi vive in montagna. Questo movimento però è capace anche di fermarsi e di riflettere sulla sua azione, partendo da un documento profetico di papa Francesco, la Laudato si’. (Magari le comunità cristiane in Italia avessero preso così seria-mente la Laudato si’ come ha fatto la comunità di Val di Susa!).
Questo libro è il frutto della riflessione del Gruppo Cattolici per la Vita della Valle che si è a lungo riunito per analizzare il progetto Tav Torino-Lione alla luce dell’enciclica Laudato si’. Questa riflessione parte proprio dal grave monito che papa Francesco lancia nel suo documento: «Le previsioni catastrofiche ormai non si possono più guardare con disprezzo e ironia. Potremmo lasciare alle prossime generazioni troppe macerie, deserti e sporcizie. Il ritmo di consumo, di spreco e di alterazione dell’ambiente ha superato la possibilità del pianeta, in maniera tale che lo stile di vita attuale, essendo insostenibile, può sfociare solamente in catastrofi, come di fatto sta già avvenendo periodicamente in diverse regioni» (n. 161)» – dalla Prefazione di Alex Zanotelli
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