Otto metri quadrati al secondo è il ritmo con cui viene asfaltata e cementificata la bellezza, la biodiversità, l’agricoltura e la cultura del nostro paese. Un’aggressione silenziosa e costante che ha però trovato in numerose città, paesi ed angoli talvolta remoti e nascosti, chi è determinato a contrastarla. Una resistenza al cemento che è urgente allargare a macchia d’olio affinché sempre più cittadini prendano coscienza della gravità e irreversibilità di quanto sta accadendo. Cittadini consapevoli che, probabilmente, resteranno per sempre una minoranza. Forse. Ma la storia, può capitare che la facciano le minoranze…
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