«Matteo ci fa aprire i sensi, e non solo gli occhi, su un’umanità dolente, ma reale. Ci fa scendere dentro, ma non solo dentro le viscere delle nostre città, in quelle pieghe fatte di palazzi abbandonati, di tunnel e di giardinetti pubblici, di mense dei poveri e stazioni dove si aggirano persone senza nome e senza volto, schedate come “extracomunitario”, “zingaro”, “clochard”, “senza-fissa-dimora”… Matteo ci fa scendere ben più dentro, perché ci conduce a guardare dentro di noi, nella spazzatura del cuore, per invitarci a non buttare via quella salutare inquietudine che ci fa prendere sul serio la vita di tutte queste persone che normalmente preferiamo non vedere».
dalla Prefazione di don Marco Di Giorgio.
IV classificato al Premio Letterario Internazionale Città di Cattolica, 2012
Premio Speciale della Giuria Concorso Letterario Città di Cosenza, 2012
Matteo Donati
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