La realtà di oggi è molto complessa e in continua evoluzione ma nonostante questo la geografia sta scivolando agli ultimi posti della classifica delle priorità del sapere: l’insegnamento è delimitato alla realtà regionale e manca una coscienza critica delle relazioni tra i vari popoli del pianeta.
La geografia ha bisogno di un vero e proprio “riammodernamento” che valorizzi i concetti già insiti nella materia: relazione, interrelazione, reciprocità, rispetto integrale della diversità, identità. Tutti palesemente geografici, oltre che, naturalmente, intrisi di interculturalità.
Insegnare una geografia centralizzata, chiusa dentro i confini politici degli stati non è più possibile.
Va promosso un sapere geografico diretto a formare menti aperte, dinamiche, migranti: tutto quello che serve per formare alla responsabilità, alla partecipazione e all’azione, anche in senso interculturale.
Catia Brunelli
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