Fra le tante relazioni che legano Nord e Sud del mondo, il debito è una di quelle che hanno assunto le forme più perverse.
Nato come forma di finanziamento per favorire investimenti che migliorassero le condizioni economiche e sociali dei paesi che si indebitavano, il debito si è trasformato negli ultimi decenni in un'autentica forma di moderna schiavitù. I governi dei paesi indebitati si sono trovati infatti a dover fronteggiare servizi del debito onerosissimi, che hanno sottratto risorse preziose al finanziamento dello sviluppo e dei servizi più preziosi per la tutela e la promozione della vita, come la sanità e l'istruzione.
A questa mancanza di giustizia si è cercato di provvedere attraverso lo studio e la denuncia, la proposta di nuove regole e l'impegno a realizzare operazioni di conversione di debito, trasformando cioè il servizio del debito in finanziamento della lotta alla povertà e ricostruendo relazioni fra persone e comunità.
Nel testo di questo "Rapporto sul debito 2000-2005", condotto dalla Fondazione Giustizia e Solidarietà, si trova un'analisi di quanto è avvenuto a livello internazionale e italiano sulla cancellazione del debito estero dei paesi poveri, insieme alla presentazione dei risultati del primo anno di attività del Fondo di conversione del debito realizzato in Guinea Conakry e alla descrizione della situazione del negoziato in Zambia.
Impegni di giustizia
Rapporto sul debito 2000-2005
Fondazione Giustizia e Solidarietà
14,00 € 13,30 €
Pagine: 256
Data di pubblicazione: 09/02/2006
Numero edizione: 2
Lingua: Italiano
Formato: 14.00x21.00 cm
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