La Chiesa italiana, a parte eccezioni statisticamente poco rilevanti, appare ben integrata nella società, del tutto a proprio agio nel sistema economico, politico, mediatico e militare che la governa.
Gerarchia e fedeli sono perfettamente adattati a una società del profitto, del consumismo, della corruzione, della menzogna, del disprezzo per la persona umana e per ogni valore di giustizia e di solidarietà.
Manca la profezia. Ecco perché questo libro, che parla del Guatemala e fa risuonare alta la voce dei martiri guatemaltechi – martiri della carità e della giustizia, vittime senza numero del disprezzo per i poveri – è di estrema attualità in Italia.
Un vescovo coraggioso, Julio Cabrera Ovalle, passando in rassegna, con la riflessione di grandi personalità e la partecipazione attiva di tutta la realtà diocesana, le piaghe del suo popolo, il popolo quiché del Guatemala, ha pensato di venerarle e celebrarle come piaghe di Cristo.
Non più, quindi, sangue che grida vendetta, ma sangue che salva.
L’EMI, presentando questo libro alla Chiesa italiana e a ogni cristiano, è convinta che ancora una volta lo Spirito Santo ci parla attraverso la vita di una giovane Chiesa e ci chiede di ritrovare la strada della croce.
AA.VV. Julio Cabrera Ovalle
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