La terra non è una risorsa da usarsi in modo indiscriminato, non è un bene privatizzabile; la terra è piuttosto una responsabilità comune, una parte di noi non nostra, la madre e la radice della nostra vita.
La terra è il punto di partenza per una riflessione che avvicina i concetti di latifondo, riforma agraria, migrazione, libero commercio, diversità biologica, risorse naturali, diritti dei popoli indigeni, movimenti sociali, assumendo un punto di vista interdisciplinare che spazia dall’ambito sociale a quello politico, economico, culturale. La terra, infine, è un nuovo modo di vivere, basato sulla lotta alle disuguaglianze, sulla condivisione e su relazioni diverse con il lavoro e con l’ambiente.
Movimenti e associazioni che, in America Latina, si impegnano su questo fronte sono “educatori”, perché attraverso la lotta sociale formano i soggetti che vi partecipano, strutturano processi educativi che democratizzano l’accesso al sapere e attivano meccanismi di emancipazione, ridando dignità alla storia, alle tradizioni e ai bisogni delle popolazioni indigene.
Annalisa Messina, Luca Martinelli
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