Ogni giorno, in Brasile, braccianti poveri alla disperata ricerca di occupazione vengono reclutati e trasportati in remote fazende, dove poi si trovano sottomessi a condizioni rivoltanti, terrorizzati da uomini armati e costretti a lavorare per saldare debiti impagabili.
«Grazie al programma Fame Zero, il primo piano approvato dal nostro governo in questo inizio del 2003, intitolato Piano Nazionale per lo Sradicamento del Lavoro Schiavo, affermiamo con chiarezza la nostra principale priorità che è la lotta per la legalità, per la dignità, per i diritti di cittadinanza, contro la schiavitù della fame e della miseria.
Il criterio prioritario della nostra azione politica è il volto sfigurato della vittima, è l’onore violato del lavoratore nostro fratello, è la dignità umiliata dei suoi familiari, abbandonati alla loro sorte da imprenditori senza scrupoli.., le Vite rubate di tanti figli e figlie del nostro popolo…
Il Piano che abbiamo appena lanciato è il risultato di un lavoro di anni, fatto da persone di eroica dedizione nei più svariati settori della società brasiliana, a partire dalla CONTAG (Confederazione Nazionale dei Lavoratori dell’Agricoltura), al Movimento dei Sem Terra, alla CPT (Commissione per la Pastorale della Terra), cui si sono affiancati la Segreteria Nazionale dei Diritti Umani, il Ministero del Lavoro, il Ministero della Giustizia, il Ministero per la Riforma Agraria, il Ministero dell’Educazione e la Procura dello stato. Un insieme di forze di tale grandezza che non potrà più esserci uno schiavista in grado di sopravvivere in questo paese».
Luis Inácio “Lula” da Silva
Presidente della Repubblica Federale del Brasile
Binka Le Breton
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.