Il ruolo della religione è centrale nella costruzione della visione collettiva e individuale della realtà, così come lo è nei processi di identificazione e distinzione di individui e gruppi lungo il corso della storia e in spazi differenti.
L’irrompere delle culture e delle religioni degli “altri” nel nostro vissuto quotidiano sta rendendo indifferibile un processo di comprensione del valore che il sacro assume nella vita di innumerevoli uomini e donne; costringe inoltre coloro che si occupano di educazione a ripensare ad un percorso formativo che includa, al di là delle appartenenze confessionali o religiose, o delle non-appartenenze, la conoscenza della religione e delle religioni.
Solo la conoscenza può decostruire gli stereotipi che spesso accompagnano la percezione del fatto religioso altrui, e contemporaneamente, allentare la difesa talvolta acritica e dogmatica della propria religione vista in contrapposizione a quella altrui.
Gli autori dei saggi contenuti in questo libro, pur differenziando le proposte e le modalità di attuazione, riconoscono la necessità di introdurre nella scuola un percorso di istruzione religiosa autenticamente interculturale per tutti gli alunni.
Vengono considerati alcuni problemi di fondazione epistemologica, le questioni politiche inerenti la specificità italiana circa l’insegnamento dell’IRC, lo scenario culturale, il pluralismo religioso, i fondamentalismi delle religioni, un nuovo modo di pensare la laicità in rapporto alla confessionalità, le radici culturali dell’Occidente, le esperienze che in ambito di istruzione religiosa in chiave interculturale vengono condotte sia in Italia che all’estero.
Interventi di: Fabio Ballabio, Paolo De Benedetti, Sergio De Carli, Arnaldo De Vidi, Karin Griffioen, Adel Jabbar, Simonpietro Marchese, Antonio Nanni, Paolo Naso, Flavio Pajer, Lucrezia Pedrali, Lino Prenna, Brunetto Salvarani.
AA. VV.
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