Tuareg originario dell’Aïr, dopo essere stato allontanato dal suo accampamento nel deserto e costretto a studiare nelle scuole dell’amministrazione coloniale del Niger, Mano Dayak emigra in Francia e negli Stati Uniti, dove perfeziona gli studi e intesse relazioni con gente comune ed esponenti politici che lo sosterranno nella sua lotta in difesa del popolo tuareg. Nel corso degli anni '70 e '80 porta all’attenzione dei paesi occidentali il dramma dei Tuareg, fondando associazioni, interessando i media, creando un’agenzia di viaggi e sostenendo la Parigi-Dakar. Tornato in Niger nel 1990, fonda con alcuni amici il partito UDPS, con l’obiettivo di una difficile mediazione tra i ribelli del Fronte di Liberazione e il governo di Niamey. Dopo anni di sterili negoziati, decide di avvicinarsi alla guerriglia, e con un instancabile lavoro in difesa della pace e dell’identità del popolo tuareg porta la Resistenza Armata alla firma degli accordi di Ouagadougou, nell’aprile del 1995. Un "incidente aereo", nel dicembre dello stesso anno, pone prematuramente fine alla sua vita.